Quanto tempo che non scrivevo! O c'erano troppe cose di cui parlare e naturalmente non riuscivo a scegliere quale, o non accadeva proprio niente di cui valeva la pena parlare, mai una via di mezzo!! Una cosa che mi ha fatto prendere di nuovo il toro per le corna e scrivere c'è stata.
Sabato scorso abbiamo partecipato a una cena Medievale organizzata dagli amici a Giogoli. Dobbiamo racimolare un po' di soldi perché filtra l'acqua dalla terrazza e arriva fino in cucina e sta rovinando tutto, si devono fare dei lavori di isolamento, e naturalmente questo costa, quindi l'idea di organizzare una cena Medievale è stata subito accettata con entusiasmo da tutti. All'inizio le prenotazioni hanno un po' nicchiato, alla fine però eravamo circa 60 persone a cena, mica male per un esperimento, no??!!!
Il pomeriggio ero là come al solito per il catechismo, ma quando sono tornata la sera non riconoscevo più i locali che mi avevano ospitato soltanto poche ore prima. L'atmosfera era perfetta, candele e torce rischiaravano le luci dell'imbrunire, dove qualche timida stella già stava facendo capolino, nella sala apparecchiata c'erano drappi e candele in ogni angolo, e pure un'armatura, che il mio piccino ha tentato subito di tirare giù, alla fine sfacciatissimo ha chiesto di poter indossare l'elmo, eravamo tutti pronti per fargli la foto, ma ahimé l'elmo non gli stava, era troppo stretto... o è lui che è troppo intelligente e ha la testa grossa, mah!
C'erano i segnaposto, io ero Madonna Marta, e così tutti gli altri ospiti. Devo dire che sono stata piacevolmente stupita dal fatto che del nostro gruppo eravamo pochissimi, c'erano tantissime persone esterne, amici di amici, ed è bello che queste cose possano essere organizzate pensando di coinvolgere anche persone che non sono del nostro "giro", in questo modo, facendo girare più persone ci arricchiamo personalmente e spiritualmente. Anche noi nel nostro piccolo abbiamo contribuito un po' ad allargare il cerchio, abbiamo coinvolto una coppia di amici, il marito ha fatto il corso per la Patente Nautica insieme al mio, e oltretutto siamo amici storici, ci conosciamo da sempre, è stato bello portare queste persone a Giogoli, far conoscere loro una realtà per noi così vicina, in un contesto assolutamente fuori dai soliti canoni. Avrei voluto portare anche tutti gli altri amici, ma mi sembrava giusto lasciare posto libero anche ad altre persone e non monopolizzare la serata: in fin dei conti si trattava di fare beneficienza no?
Ospite della serata un'amico comune, che a tempo perso fa l'attore che avrebbe recitato un brano della Divina Commedia di Dante Alighieri, e poi un'altro amico che vive nella casa canonica, che è un vero talento, canta, suona e recita benissimo. Abbiamo iniziato con un antipasto, torta dolce-salata ricotta e cannella e patè di fegatini, come primo piatto zuppa di porri, per secondo spiedini di vitello agli aromi con erbe saltate e dulcis in fundo, dolce medievale con uvetta, noci, nocciole e tante altre cose accompagnatoa da vino dolce aromatizzato. La mia amica mi ha promesso che mi dava la ricetta del dolce, vediamo se mantiene la promessa, sicuramente la metterò a disposizione sul blog delle Ricette Coniglie. Tra una portata e l'altra abbiamo assistito alle esibizioni, l'amico ha recitato il brano dell'Inferno che parla di Ulisse e Diogene, avevamo letteralmente i brividi, si è presentato in costume medievale, le luci della sala erano spente, e lui era illuminato solamente da una candela. Veramente molto bravo, gli abbiamo battuto le mani a più riprese, io la ragazza organizzatrice della serata e tutti gli altri amici ci siamo sentiti così orgogliosi!!!!!!
E poi è venuto il turno dell'altro ospite della casa, per l'occasione era vestito da Giullare, e devo dire che l'abito gli si addiceva proprio!!! Ha iniziato recitando un brano del Mistero Buffo di Dario Fo, il brano dove parla delle Nozze di Cana. Da sbellicarsi! Devo dire che per dieci minuti mi sono chiesta in che lingua stesse recitando, poi mi sono meravigliata di capire tutte le sfumature...poi mi sono ricordata che la lingua che sentivo parlare era la stessa che parlavano i miei nonni tra di loro, e loro erano milanesi! Mi è piaciuto davvero tanto, ho riso a crepapelle, e mi sono resa conto che certi termini, certe espressioni sono stati "italianizzati" in modo da rendere la recitazione più comprensibile, insomma tutta la sala rideva, e questo è stato veramente stupendo. E il brano non è dei più facili, devo dire che abbiamo avuto delle performance veramente ad alto livello, e qui ho avuto l'ennesima conferma, io adoro Dario Fo!
Al momento del dolce il nostro caro Giullare ci ha deliziato con qualche stornello toscano, forse un po' irriverente, ma i toscani sono così, ironici e pungenti e lui, nonostante non sia toscano di origine, ha saputo interpretarli al meglio, insomma è proprio un personaggio poliedrico!
Con questo piccolo tributo vorrei davvero ringraziare tutti quanti i ragazzi che hanno organizzato e tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita di questa serata speciale, hanno davvero lavorato tantissimo, a volte fino a tardi, perché tutto fosse perfetto, e alla fine davvero è stato tutto assolutamente impeccabile, perfetto e meraviglioso!
Grazie Ragazzi!!!!